Come coltivare il chinotto
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Cari amici vicini e lontani,
coltivare il chinotto (e gli agrumi in
generale)
sulla terrazza di casa anche senza abitare in Sicilia e' possibile e
soprattutto facile.
L'amico Luigi - veterano nella coltivazione di agrumi - ha stilato il
decalogo
per la coltivazione.
1.
Usare terreno specifico per agrumi, che deve essere poroso e drenante.
2.
Non usare mai il sottovaso.
3.
Riparare la pianta in inverno ma tenerla in
un posto dove la temperatura sia vicino allo zero.
4.
Annaffiare la pianta ogni 2-3 giorni in estate
e ogni 8-10 in inverno.
5.
Concimare a metà
marzo con
letame, poscia con concime granulare
apposito a metà aprile, a metà luglio e a metà settembre.
6.
A dicembre-gennaio irrorare con olio bianco
per uccidere le larve
della cocciniglia
.
7.
Stare attenti alla minatrice
e al ragnetto
rosso (maledetti
komunisti
!) che vanno debellati solo quando si manifestano (i
komunisti anche prima).
Per altri divertenti parassiti, vedi qui, e
qua
per altre sfighe varie.
8.
Potare
in primavera senza tanti scrupoli.
9.
Contemplare a lungo i vasi tutte le volte che si può.
Questa regola, cosi' come la prossima, non e' poi cosi' fondamentale, ma
serve per raggiungere il quorum di 10 leggi, altrimenti che
decalogo sarebbe?
10.
Degustare i frutti
che sono veramente di ottimo sapore
(a parte i chinotti, con i quali si fanno ottimi canditi, marmellate,
etc.).
E ammirate la pianta di Luigi, c'e` da fidarsi dei suoi consigli !!
Qui di seguito l'estratto di un articolo apparso su ,
sempre ispirato dal ns. Luigi, sugli agrumi da coltivare a casa.
"Impossibile coltivare agrumi nel giardino?". La domanda è di Giusto C.
appassionato orticolture che abita in provincia di Torino. Scrive: «Qui
l'inverno non è certo tiepido e non so se tentare. Magari si dovrebbe
preferire la coltivazione in grossi vasi per poterli mettere al riparo
anzichè in piena terra dove le piante avrebbero meno protezione. Mi
piacerebbe trovare, tramite voi, qualcuno che ha già fatto l'esperienza e
che può dare consigli. Chi sa se fra i vostri lettori c'è qualcuno?».
Questo «qualcuno» è il medico che per primo ha lanciato la proposta
dell'anguria bianca dai semi rossi che tanto successo ha avuto l'anno
scorso. Il dottor Luigi Malandra ha un'esperienza anche nella coltivazione
di agrumi e dice: "E' una sfida che si può vincere".
Spiega: «Può
sembrare impossibile ma si può coltivare facilmente e in piena terra un
agrume cespuglioso e robusto che regala splendide fioriture in primavera.
E' il ponciro, unico agrume a foglia caduca. Non vuole particolari cure ed
è adatto anche per siepi ornamentali; chi ha visto un ponciro coperto di
brina o neve dal quale sbucano le miriadi di frutti dorati non se lo
dimentica. Anche l'arancio amaro o melangolo si adatta bene ai nostri
freddi, in piena terra, purché a ridosso di muri esposti a sud; ha fiori
profumatissimi in primavera, belle foglie d'un verde intenso e produce
grosse arance ottime per marmellata. I calamondino resiste ai nostri climi
se ben esposto a sud, ma può essere anche coltivato in vaso e ricoverato
nell'appartamento in inverno per la notevole resistenza al caldo secco:
rifiorisce continuamente con zagare piccole, abbondanti e profumatissime e
produce piccoli frutti molto decorativi. Tutte le altre varietà devono
essere coltivate in vaso per essere riposte in inverno al riparo dal gelo.
Ma se possediamo un garage, una intercapedine, una cantina luminosa, una
veranda, una tettoia o una serra dove riporli da novembre a marzo, allora
potremo scegliere tra numerosissime varietà. «Non ho mai capito perché chi
decide di coltivare un agrume in Piemonte pensi solo al limone. Non è certo
più complicato coltivare un arancio, un mandarino, un pompelmo rosa, un
chinotto, un cedro o un bergamotto: c'è solo l'imbarazzo della scelta. Si
potrà optare per piante nane se lo spazio a disposizione è limitato,
scegliendo il chinotto dalle piccole e scure foglie e abbondanti frutti un
po' più piccoli di un mandarino, ottimi per marmellate, oppure il limone
dolce o limetta con fioriture spettacolari e tanti frutti piccoli, succosi
e di gradevole sapore. Se lo spazio non è tiranno il meglio è un lipo
(limone-pompelmo) o un cedro per stupire gli amici con vistosi frutti di
oltre un chilo! A chi piace l'arbusto cespuglioso ecco la murraia, anche
detta gelsomino odorosissimo per la abbondantissima e continua fioritura;
produce piccole ma appariscenti bacche di colore rosso-vinoso. Chi
preferisce raccogliere i frutti per assaporarli sceglierà l'arancio, il
pompelmo, la clementina, il kumquat, oltre alle varie qualità di limone;
agli amanti dei profumi consiglio il bergamotto adatto anche per marmellate
o lo straordinario limone Meyer dai frutti di un intenso colore arancio,
con sottilissima buccia e abbondante succo aromatico: conto ogni anno
decine di limoni del mio Meyer appesi ad un solo ramo! E che delizia usarlo
nella ricetta della marmellata di zucca in luogo del limone tradizionale.
[...]».
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Last update: 29-7-04