Prima di tutto e' necessario avere una ruota forata, altrimenti l'intevento, anche se tecnicamente fattibile, e' piuttosto gratuito e poco consigliato. All'uopo ha provveduto Orso, che ha opportunamente forato la ruota posteriore del suo FJR.
Si identifica la causa della foratura e si estrae il corpo estraneo usando le pinze. Non lasciate il chiodo per terra, non sia mai che fori un'altra gomma! Per trovare il foro, se non e' evidente il corpo estraneo, si puo' bagnare la superficie della gomma e osservare le bollicine. Dopo averlo trovato, e' bene segnare il foro con il gessetto (Nat lo ha fatto alla fine). Servira' anche a facilitare il lavoro del gommista per la riparazione (eventuale), anche se i segni sulla gomma riparata difficilmente potranno sfuggire.
Si impugna saldamente il punteruolo, lo si inserisce a forza nel foro della gomma e su usa la grattuggia dell'asta del punteruolo stesso per allargare il foro iniziale. L'operazione e' piuttosto impressionante, ma va fatta con decisione. Ovviamente la gomma si sgonfia completamente.
Poi si prende uno dei funghetti e lo si inserisce nell'apposita scanalatura del punteruolo, in modo che sia saldamente fissato (ci vuole un po' di forza).
Poi si cosparge abbondantemente di mastice il funghetto e il punteruolo
E si inserisce il tutto (punteruolo e funghetto) nel foro precedentemente allargato, facendo attenzione che una meta' del funghetto sia ben dentro e una meta' fuori, con la strozzatura del funghetto che va a riempire il foro sulla gomma. Anche per questa operazione serve una certa decisione e puo' essere agevolata da rotazioni del punteruolo
Alla fine il funghetto deve risultare inserito come nella foto qui sotto. A questo punto e' il momento di tirare fuori la lametta e si taglia la parte del funghetto che fuoriesce, senza esagerare ed andare troppo a filo. In ogni caso ci pensera' l'asfalto a rifinire il lavoro.
Adesso si puo' gonfiare la gomma (non serve aspettare che il mastice si asciughi: NatZan ha gonfiato la gomma subito, senza particolari attese). Si prende il raccordo lo si avvita sulla valvola, poi si prende una bomboletta e la si avvita sul raccordo. Quando viena avvitata viene forata la membrana che tappa la bomboletta il cui gas si svuota nel penumatico. Attenzione che la rapida decompressione della bomboletta diminusce bruscamente la sua temperatura, meglio proteggere le mani con un guanto (o con l'apposita retina che e' presente in qualche kit). Una bomboletta fornisce all'incirca gas per mezza atmosfera di pressione (almeno sulla gomma posteriore), quindi e' bene usarne piu' di una. Nel nostro caso ne abbiamo usate due, e la gomma era abbastanza gonfia per arrivare al distributore piu' vicino che era a poche centinaia di metri. Tuttavia la gomma era ancora parecchio sgonfia e forse avremmo dovuto usare anche la terza bomboletta, soprattutto se il distributore fosse stato piu' lontano.
Un ultimo controllo alla riparazione per vedere se tiene: si bagna con acqua e si osservano eventuali bollicine. Infine, e' bene cercare il piu' vicino distributore (o simile) per gonfiare la gomma alla pressione prevista. Dice NatZan che si dovrebbe far vedere la gomma da un gommista per farla riparare in modo piu' professionale, cioe' con una toppa dall'interno, ma per sua esperienza questi funghetti hanno un'ottima resistenza all'usura e forse non e' necessario. In ogni caso, un controllo piu' frequente del solito per i primi km e' ovviamente consigliato.
Questo e' tutto: spero non vi serva, ma sono cose che putroppo capitano!
Last updated: 12-Mar-07 19:52