Dentro il protone...

Considerata la vastità, e vedendo delle analogie così forti tra i presunti  costituenti fondamentali della  materia si sarebbe portati ad ipotizzarne una struttura interna, con conseguente perdita di "elementarietà"...

Quelli che erano solo dubbi diventarono quasi certezze quando i fisici decisero di "bombardare" un protone, proprio come più di mezzo secolo prima aveva fatto Rhuterford...

 

Questo tipo di esperimenti e' analogo al tiro a segno su delle scatole. Supponete di poter tirare venti colpi su delle scatole alcune sono vuote, altre piene: voi pagherete solo le scatole colpite che deciderete di portar via, nessuno però vi dice il contenuto.

Se siete esperti di fisica delle particelle risolvete presto il problema e pagate solo le scatole piene.

Bisogna essere in due, uno prende in mano in fucile mentre l'altro va a posizionarsi dietro lo scaffale, da cui può vedere facilmente come viene deviata la traiettoria dei proiettili.  

la persona dietro lo scaffale segna  - molto deviata / piena 

poco deviata / vuota .

 

Ebbene l’esperimento per indagare la natura del protone  si basa quasi sugli stessi principi.

Il protone, infatti, può essere considerato o una particella elementare ( l’equivalente di una scatola vuota, in cui la carica positiva è distribuita uniformemente sulla superficie) o uno stato legato di ulteriori particelle elementari, un pò come una scatola piena.

Quando fasci di elettroni a SLAC ( Acceleratore lineare di Stanford)  furono fatti collidere contro un protone effettivamente la deviazione fu considerevole:  la conferma definitiva che il protone non era elementare, ma costituito da ulteriori particelle…

In base a questi risultati Feynman propose il suo "modello a partoni"

 che prevedeva una struttura interna per gli adroni: 

I QUARK

 

Iniziava così una nuova era, di cui queste fantomatiche particelle saranno le protagoniste alquanto elusive… conosciute da tanti anni, ma mai viste libere.  

 

Ma quanti quark conosciamo?