Cari Colleghi,

vi inoltro il resoconto della riunione dei rappresentanti dei ricercatori, convocata dal nuovo rappresentante nazionale, Mario Macri', svoltasi ieri 11 giugno a Roma, con l'ordine del giorno:

1. La delega per i decreti legislativi sulla riforma degli Enti di ricerca e' stata estesa fino al 31 dicembre 1998. Si riapre quindi la prospettiva di inserire nella riforma un qualche status ufficiale dei ricercatori.

L'associazione ASTRI pensa di promuovere un nuovo incontro di due giorni verso ottobre. Il recente incontro dell'8 giugno ha visto molta partecipazione degli interessati (es. prof. Cabibbo dell'ENEA) e poca partecipazione dei politici.

Macri' ha ottenuto da De Leo la distribuzione per eta' e per anzianita' di servizio del personale ricercatore. Trovate le varie tabelle e grafici in formato Excel qui , oppure in formato HTML qui, oppure in formato Postscript qui

2. Il documento delle "distinte discipline", su iniziativa di Pantaleo/ Macri' (vedere a questo sito) per rispondere alla richiesta di Maiani su cosa portare al tavolo del nuovo contratto, ha ricevuto varie critiche. Al solito, i nodi contesi riguardano il salario accessorio, la valutazione ecc. Tra brevissimo uscira' una nuova versione: l'idea e' che questo documento rappresenti una sorta di piattaforma propositiva dei ricercatori INFN.

3. Pacciani (dirigente generale, responsabile economico) ha illustrato con dovizia di particolari l'attuale situazione di crisi finanziaria dell'INFN. Anche se i numeri sono gia' stati dati in diversi tempi e modi (vedere ad esempio le note dei passati CdS) e' utile presentare lo "stato dell'arte".

Nel 1998 il MURST ha finanziato l'INFN con 555 MLD (competenze) a fronte del finanziamento del Tesoro di 468 MLD (cassa). Il finanziamento di 40 MLD per la rete GARR-B e' aggiuntivo.

L'unita' di monitoraggio allestita l'ultimo trimestre del 1997 ha previsto nel gennaio scorso che per il 1998 l'INFN avrebbe avuto bisogno di almeno 487 MLD. E' quindi necessaria una programmazione attenta. Ecco le decisioni attuali che saranno riverificate a settembre:

I residui passivi al 1.1.98 sono stati di 403 MLD, che si riducono tuttavia a 368 non includendo gli impegni tipo "gara" di fine d'anno (suddivisi tra 243 delle strutture e 125 della sede centrale). Il residuo passivo al 1.1.97 era di 321 MLD. Il maggior residuo di quest'anno (+47 MLD) e' chiaramente dovuto alla stretta di cassa dell'anno scorso e all'allungamento dei pagamenti a 120 giorni Da una estrapolazione degli ultimi 6 anni si e' deciso di pagare il 62% dei 243 MLD delle strutture (150 MLD) e 45 dei 125 della sede centrale (11 per spese varie, 22.5 per arretrati contratto ric./tec., 9.5 per personale -formazione ?-, 12 per 5% della legge 1995 sul taglio alla cassa). In totale si pensa quindi di pagare 205 MLD di residui passivi.

Il resto della cassa, cioe' 468-205=263 MLD sara' cosi' distribuito: 166 MLD per gli stipendi, 6 per l'Amm.Centr., 23 per le spese fisse, 5 per la rete (quanto sara' ancora richiesto sara' gravato sul finanziamento del GARR-B che e' extra), 3 per strumentazione -?-, e infine 60 MLD per la ricerca.

I previsti 60 MLD di cassa per la ricerca corrispondono al 34% dei 170 MLD assegnati di competenza (60% delle commissioni scientifiche, 75% delle strutture e 60% dei progetti speciali, quindi gia' escluso il 40% o sub-judice). Si e' deciso (si rivedra' a settembre) di suddividere cosi' i 60 MLD:

22% dei servizi (telefoni ecc.) ==> 10

75% delle missioni interne ed estere ==> 31 2

2% della ricerca (inventariabile, consumi, ...) ==> 19 .

Ovviamente si sta parlando della cassa e non della competenza, ad esempio e' chiaro che un qualsiasi ordine fatto a setttembre non e' incluso in questi soldi perche' andra' a gravare sul residuo passivo del 1999.

Il punto di vista di Pacciani e' cosi' articolato:

- la situazione e' drammatica, ma non ingestibile. In pratica mancano circa 20 MLD (487-468) e (se ho capito bene) c'e' ancora qualche piccola speranza di avere qualche MLD in piu' dal Tesoro.

- Non e' possibile ovviamente impegnare nel 1998 tutta la competenza assegnata all'INFN dal MURST perche' l'anno prossimo la forbice tra competenza e cassa si allargherebbe troppo e l'INFN si ridurrebbe a pagare solo i debiti. Tuttavia e' politicamente necessario che gli impegni superino (non di molto) la cassa per presentare a fine anno un Ente con un bilancio sotto controllo e con richieste in crescita.

- Questa situazione rimarra' tale, cioe' critica, per i prossimi due anni, ancora. Pour-parler con il Tesoro indicano infatti un miglioramento di cassa nel 2000.

4. Il prof. Maiani si e' intrattenuto con noi per quasi un'ora, affrontando con chiarezza i vari problemi sul tappeto. La mia interpretazione delle sue parole e' la seguente:

- Nuovo contratto: ci sara' probabilmente una parte della retribuzione, detta accessoria, legata al rendimento, da distribuirsi al 20-30% del personale. Una eventuale retribuzione integrativa sara' possibile solo con risparmi di gestione (una cosa che ha senso per l'INPS ma non per l'INFN) E' importante cercare di cambiare sensibilita', evitando posizioni di arroccamento aprioristiche, essere propositivi e pronti a trovare soluzioni. La precedente contrattazione ha chiaramente evidenziato i limiti delle posizioni tipo ANPRI (parole di Maiani). Ci sara' tempo circa un anno per dare indicazioni ai presenti al tavolo.

- La valutazione per il salario accessorio non deve essere troppo burocratizzata. Maiani pensa che debbano essere i direttori a farla, su base annuale. La bozza "Di Giacomo" con la proposta dei 3 saggi e' troppo complicata burocraticamente. Chiaramente questa valutazione si inframezzerebbe ai concorsi per la 2nda e 1ma fascia. Forse si potrebbe sostituire la 3rza fascia con i contratti a termine, facendo diventare la 2nda fascia un posto tipo "tenure" anglosassone.

- Si potrebbe andare verso una valutazione dei costi degli esperimenti, "all'americana", cioe' includendo i costi del personale. Forse l'INFN partecipa a troppi esperimenti e bisognera' pensare ad una regolarizzazione (non ricordo bene questo punto).

- Cartellino: la posizione di quelli che non sono d'accordo e' del tutto irrilevante perche' il contratto e' stato sottoscritto da tutti i sindacati escluso 2 ed e' stato valutato positivamente con larga maggioranza dal personale. Non ha senso voler non ritirare il cartellino (equivale a rifiutarsi di dare il numero di codice fiscale al proprio datore di lavoro); leggi: la diffida all'INFN non e' stata considerata. Sul ricorso al TAR, Maiani ha dato intendere che ha piu' senso. Se il TAR valutera' positivamente il ricorso, l'INFN e' pronto ad adeguarsi, senza ricorso al Consiglio di Stato (mia inferenza). Finora ci sono state piu' di 100 firme per il ricorso (nella diffida c'erano 167 firme). (A latere, Bellucci ha detto che c'e' tempo fino al 19, o giu' di li' per iscriversi al ricorso).

- Dal prossimo primo luglio si parte. Tuttavia l'INFN e' aperto ad aggiornamenti ed adeguamenti delle modalita' di attuazione (leggi scheda di autocertificazione).

- Il discorso missioni e' invece piu' delicato. Maiani e l'INFN seguono le indicazioni del Tesoro: le missioni corrispondono a condizioni di lavoro diversi dall'ordinario, la missione e' pagata forfettariamente e va quindi valutata forfettariamente. La sua idea era che i tecnici avessero diritto al riposo compensativo solo quando vanno in missione in Italia. Quando da Padova si va a LNL o da Roma a LNF, si timbra senz' altro. La scheda di autocertificazione sara' valutata dal direttore della struttura.

- Maiani giudica l'attivita' didattica (a livello universitario o post-universitario, qualsiasi esse siano) parte integrante della professionalita' dei ricercatori INFN. Non va quindi messa nel computo delle 150 ore previste dal contratto, bensi' come parte integrante del proprio orario di lavoro e se necessario autocertificata.

- Il prossimo contratto vedra' quasi sicuramente ancora il "cartellino". Infatti, solo una seria valutazione (e non la verifica attuale) permettera' di eliminarlo.

- Il 30 giugno Maiani si dimettera' da rappresentante dei presidenti degli enti al tavolo della trattativa, e anche da presidenti di settore. Sara' sostituito da Giuliani, presidente dell'ISTAT, con la promessa che Iarocci sara' cooptato al tavolo con l''ARAN. (Questo sembra un grosso, grossissimo guaio perche' Giuliani era il presidente piu' "duro" al precedente tavolo, in termini ad esempio di cartellino)

5. Situazione nelle diverse sedi, del controllo dell'orario.

In tutte le sezioni comunque ci sono dei guai tecnici con il software (escluso Pavia).

Le sezioni che hanno preso una posizione contraria al cartellino non sanno bene che cosa fare nel prossimo futuro. Una proposta ventilata alla riunione e' stata di proporre un sit-in ai Caprettari quando il CD si riunira' per deliberare (26 giugno).

A questo punto erano le 16.45 e ho dovuto andare via.

Luca Stanco